Cavaliere io sarò, anche senza il mio cavallo perché so
che non si può stare seduti ad aspettar
e così cercherò un modo molto bello se si può
per riuscire a donare quello che ho nel cuor.
(da “Cavaliere io sarò” - autore gruppo musicale “Quelli del lago”)
Non è possibile stare seduti ad aspettare!
Né il primo, né il secondo lockdown hanno fermato i Capi scout! Abbiamo fatto di tutto per mantenere viva la relazione educativa con i ragazzi!
E così, da ultimo, le sfide e le priorità educative sono state al centro del 47° Consiglio generale svoltosi a Frascati dal 3 al 5 settembre scorso.
Tre giorni di intenso lavoro durante i quali gli oltre 200 Consiglieri generali si sono interrogati su come la scelta scout dell’educare, possa (debba!) essere generativa di “uomini e donne della Partenza, cittadini del mondo, capaci di vivere la società con coraggio, spirito di avventura e di adattamento, consapevoli dell'importanza di mettersi in gioco”.
Sollecitato anche dall’ appello di Papa Francesco per un “Patto educativo globale”, il massimo organo deliberativo della nostra Associazione ha continuato a percorrere la strada di un cambiamento che, oltre che generativo, possa essere anche sostenibile.
“Per un futuro educativo e sostenibile” è stato infatti il tema dell’ultimo Consiglio generale ed è stata per noi tutti una preziosa opportunità per rappresentare i capi dei nostri territori e confrontarci sullo stato di salute dell’AGESCI e della realtà giovanile.
Durante i mesi dei lavori preparatori delle Commissioni ed al Consiglio, abbiamo mantenuta viva l’attenzione al sentire di tutti i Capi in servizio e ne è prova la scelta dello strumento della scrittura collettiva di Don Milani per la redazione del documento “LA SFIDA DI EDUCARE, OGGI crescere in un mondo sostenibile, giusto, solidale, aperto alla speranza”.
Il documento, in otto pagine, si rivolge ai capi, alle famiglie, alla società e, partendo dagli studi più recenti delle scienze sociali, (ri)scopre nello scautismo un metodo valido ed efficace anche oggi “per la sua globalità, la possibilità cioè di educare all’intero in un mondo frammentato, e per la sua concretezza”. Gioco, vita all’aperto e dimensione comunitaria sono potenti esche educative, ma anche veri antidoti a questo tempo nuovo.
Il documento chiude il triennio di riflessione sul Patto Associativo, ma apre veramente al Futuro… E adesso che si fa?
Profetiche in questa direzione le parole di Padre Fabrizio Valletti che, ricevendo la benemerenza, ha sottolineato come nell’educazione valga la pena concentrarsi non tanto sul “come”, ma sul “perché” e soprattutto “per chi”.
Scout e sacerdote gesuita, una vita vissuta a portare il Vangelo ai margini, in quelle periferie che, dice lui stesso, gridano che gli vengano restituite dignità e bellezza, ha concluso così il suo intervento: “Sono un uomo felice. E questa è una cosa bella. Alla fine di una vita poter dire ho tanta gioia”.
Altro punto focale di questo CG21, è stata l’approvazione delle nuove Strategie Nazionali di Intervento (SNI), rinviata rispetto allo scorso anno per permettere un’analisi più approfondita e che tenesse conto del tempo vissuto.
Le nuove SNI (Immergersi nel Creato, Crescere Cittadini attivi e Curare Relazioni Autentiche) ci accompagneranno per i prossimi quattro anni con l’attenzione su ambiti, valori, idee che orienteranno l’azione educativa (“come?”) dei diversi livelli associativi verso obiettivi comuni (“dove?”).
Esse sono anche espressione della politica associativa verso la società e della rete di relazioni che l’Associazione è capace di costruire, sia a livello nazionale che sui diversi territori.
Le SNI sono il frutto della verifica di quelle approvate nel 2017 e della sintesi del pensiero che ha avuto come protagoniste le Comunità capi: è anche questo la Riforma Leonardo!
Come da ordine del giorno, è stata poi eletta Roberta Vincini al ruolo di Presidente del Comitato nazionale, sono state approvate le modifiche allo Statuto ed al Regolamento ed è stato dato mandato al Comitato nazionale di elaborare la bozza del nuovo modello formativo, raccogliendo i contributi di tutti i livelli associativi. Aspetto quest’ultimo che ci vedrà come sempre impegnati per dare voce ai territori, all’esperienze ed alle storie anche dei Capi siciliani.
Meritano attenzione poi l’approvazione della mozione sulla rinascita del settore GPN e della riflessione sul suo valore (riflessione che ha visto protagonisti anche Capi della nostra Regione), nonché la mozione che prevede l’avvio di uno studio sull’esperienza metodologica ed educativa dei Castorini per valutare il futuro dell’alleanza tra AIC e AGESCI.
Con l’augurio di non perdere mai di vista il senso del nostro Servire, ci piace ricordare le parole pronunciate da Padre Roberto Del Riccio, Assistente generale AGESCI, durante l’omelia della celebrazione di domenica 5 settembre: “Associazione è una parola che ha dentro volti, incontri, doni e talenti”.
Così, prossimi all’inizio di un nuovo anno scout nella consapevolezza che “solo facendo strada insieme potremo trovare i modi per rispondere alle necessità del tempo”, affidiamo al Signore il nostro mandato di educatori sempre in formazione, con lo sguardo già rivolto al prossimo Consiglio Generale 2022, in vista del quale (tra l’altro) il Consiglio ha dato a Capo Guida e Capo Scout il mandato di istruire una commissione che riferirà sulla opportunità e fattibilità di una Route nazionale delle Comunità capi, a più di vent’ anni di distanza di quella realizzata ai Piani di Verteglia.
Buona strada a tutti noi!
Elvira Pellegrino (Consigliere generale Sicilia della Zona dei Fenici)
Valentina Enea (Consigliere generale Sicilia della Zona Conca d’oro)